Tramite il recupero di aree a pascolo, boschi e superfici montane allo stato improduttivo, è stato possibile ricavare un'area di circa 25 ettari da dedicare all'allevamento allo stato brado del suino nero di Parma. Lo stato brado consente la valorizzazione del territorio montano assicurando condizioni di vita migliori e naturali agli animali, che possono muoversi liberamente cibandosi di quanto il territorio offre loro.
L'allevamento è opportunamente delimitato senza alterare la conformazione
del territorio e della vegetazione presente, rispettando i requisiti richiesti
dalle normative vigenti in materia.
È realizzato tramite la posa di recinzione
metallica elettrificata di adeguata altezza fuori terra e profondità, data la
presenza di fauna autoctona,
in modo da evitare l'ingresso al
pascolo degli animali selvatici e la fuoriuscita dei suini.
Per consentire il ricovero e l'ombreggiamento, sono state poste delle
strutture mobili all'interno dell'area boschiva, per il ristoro dei suini, in
prossimità di abbeveratoi e mangiatoie.
Queste ultime sono utili per integrare
l'alimentazione degli animali in caso di avverse condizioni climatiche, sempre e
comunque con alimenti naturali e idonei allo scopo.
